Teorema. Sia f una funzione reale, derivabile fino all’ordine n in  cR, per un qualche intero positivo n. Si supponga che f(n)(c)0, e che tutte le derivate di ordine inferiore (se presenti) siano nulle in c. Allora c è un punto estremante se e solo se n è pari.

Nel seguito useremo la notazione f(k)(x), con k>0 per indicare la derivata di ordine k di f in x; per k=0, f(0)(x)=f(x). Assumeremo inoltre, senza perdita di generalità, che c=0, f(0)=0, e f(n)(0)>0.


Avendo informazioni sulla derivata di ordine n in c ma non in un intorno di c, non possiamo utilizzare lo sviluppo di Taylor. Questo è il motivo per cui ho deciso di proporre questo teorema e la sua dimostrazione. Se tuttavia utilizziamo la classica definizione di derivata, come fornita ad esempio in “Principles of Mathematical Analysis” di W. Rudin (def. 5.1, pagina 103), per k=1,2,, l’esistenza di f(k)(c) implica l’esistenza di f(k1)(x) in tutto un intervallo che contiene c. Il che ci permetterà di fare uso del Teorema di Lagrange.


Per prima cosa osserviamo che limda cui deduciamo l’esistenza di un intorno \mathcal N of 0 tale per cui \frac{f^{(n-1)}(x)}{x} > 0,\tag{1}\label{eq3769:1}per ogni x \in \mathcal N\setminus \{0\}. Se n=1 la dimostrazione è conclusa, dal momento che dalla \eqref{eq3769:1} f^{(0)}(x)=f(x) segue che la f non ha massimo o minimo locale in 0.

Se n>1, dalla \eqref{eq3769:1} possiamo concludere che f^{(n-2)}(x)>0\tag{2}\label{eq3769:2} per ogni x\in \mathcal N\setminus \{0\}. Possiamo dimostrare ciò per assurdo. Supponiamo infatti esista \overline x \in \mathcal N\setminus \{0\} tale per cui f^{(n-2)}(\overline x)\leq 0. Allora, per il Teorema di Lagrange dovrebbe esistere \xi tale per cui f^{(n-1)}(\xi) = \frac{f^{(n-2)}(\overline x)}{\overline x}. Se \overline x >0, allora 0< \xi <\overline x e f^{(n-1)}(\xi) \leq 0. Se, invece, \overline x < 0, allora \overline x < \xi < 0 e f^{(n-1)}(\xi) \geq 0. Entrambe le situazioni contraddicono l’equazione \eqref{eq3769:1}.

Se n=2 abbiamo nuovamente raggiunto la tesi, dal momento che dall’equazione \eqref{eq3769:2} segue che 0 è un minimo locale (il che dipende dalla scelta che abbiamo fatto, di porre f^{(n)}(0) > 0).

Se n>2, osserva che \eqref{eq3769:2} implica che f^{(n-3)}(x) è strettamente monotona in \mathcal N. Insieme all’ipotesi f^{(n-3)}(0) = 0, questo implica \frac{f^{(n-3)}(x)}{x} > 0per ogni x \in \mathcal N \setminus \{0\}

A questo punto è immediato procedere iterativamente e mostrare che f^{(n-2k)}(x)>0 \ \ \mbox{per} \ \ k=0,1\dots ,\left\lfloor \frac{n}2\right\rfloor-1 per ogni x \in \mathcal N \setminus \{0\},  e che \frac{f^{(n-2k-1)}(x)}{x} > 0\ \ \mbox{per} \ \ k=0,1,\dots ,\left\lfloor \frac{n}2\right\rfloor-1 per ogni  x \in \mathcal N \setminus \{0\}. La tesi consegue da queste due ultime equazioni.


Ecco alcuni interessanti esempi. Il primo è estratto da “Numbers and Functions” di Robert Burn. Consideraf(x) = \begin{cases}x + 2x^2 \cos\left(\frac1{x}\right) & (x\neq 0) \\ 0 & (x=0).\end{cases} Questa funzione ha la derivata prima in 0 uguale a 1 (usa la definizione di derivata!). Tuttavia f(x) non è crescente in alcun intorno di  0. Per esercizio puoi dimostrare infatti che f\left(\frac1{2k\pi}\right) > f\left(\frac1{(2k-1)\pi}\right) per ogni k =1,2,\dots. Osserva infine che f'(x) non è continua in 0.


L’esempio precedente può essere generalizzato usando la funzionef(x) = \begin{cases}\frac{ax^n} {n!} + x^{2n}\cos\left(\frac1{x}\right) & (x\neq 0)\\ 0 & (x=0),\end{cases}dove f^{(k)}(0) = 0 per 0<k<n e f^{(n)}(0) = a, con f^{(n)}(x) non continua in 0.


Nota che l’enunciato del Teorema richiede che esista almeno una derivata non nulla.

Se tutte le derivate in c  fino all’ordine n-1 esistono e sono uguali a 0, e la derivata n-esima in c non esiste, non si può trarre alcuna conclusione sull’esistenza o meno di un massimo/minimo locale. Considera ad esempio f(x) = \begin{cases} x^{2(n-1)}\left[2 + \cos \left(\frac1{x}\right)\right] & (x\neq 0) \\ 0 & (x=0). \end{cases}\tag{3}\label{eq3769:3}Questa funzione, per ogni n>1, ha un minimo (globale) in 0,  ha derivata k-esima f^{(k)}(0) = 0 per 0<k<n, mentre f^{(n)} (x) non è definita in 0 (vedi figura qui sotto). 

Esercizio proposto. 

  1. Mostra che, per x \neq 0, la derivata della funzione \eqref{eq3769:3} può essere maggiorata come segue.f'(x) \leq x^{2n-4}\sin\left(\frac1{x}\right) + 6(n-1)x^{2n-3}. 
  2. Deduci che per x = \frac1{2k\pi -\frac{\pi}2}, con k intero e k>\frac14 + \frac{3(n-1)}{\pi}, f'(x) è negativa.
  3. Concludi che f(x) non è monotona crescente in alcun intorno destro di 0.

In modo analogo, per n>1, la funzionef(x) = \begin{cases} x^{2n-1}\left[2 + \cos \left(\frac1{x}\right)\right] & (x\neq 0) \\ 0 & (x=0). \end{cases} (che non ha un punto di massimo o minimo in 0, essendo una funzione dispari) ha derivate nulle (e continue) in 0 fino all’ordine n-1, mentre la derivata n-esima in 0 non esiste. La situazione è schematizzata dalla Figura qui sotto.


Per ragioni simili, se tutte le derivate sono nulle in c non si può trarre alcuna conclusione. Considera ad esempiof(x) = \begin{cases} e^{-\frac1{x^2}} & (x\neq 0) \\ 0 & (x=0),\end{cases}ef(x) = \begin{cases} \frac{x}{|x|}e^{-\frac1{x^2}} & (x\neq 0) \\ 0 & (x=0).\end{cases}